Schermata blu di Windows: come risalire alle cause e risolverle

17/08/2016

Oggi vediamo di affrontare una situazione che bene o male tutti gli utilizzatori di Windows si sono ritrovati davanti, almeno una volta nella propria vita. Sto parlando delle Blue Screen of Death, abbreviate BSOD.

Cos’è una BSOD?

La BSOD non è altro che una schermata d’errore che Windows restituisce qualora si presenti un problema talmente grave da non permettere l’uso regolare del sistema operativo: driver che vanno in conflitto, file di sistema danneggiati, problemi hardware, software malevolo e tutto ciò che disturba pesantemente Windows.

Quando Windows era un ambiente grafico che veniva eseguito sopra il vero sistema che era il DOS, le schermate blu venivano visualizzate anche per problemi non proprio gravi. La situazione è cambiata con il kernel NT, che da XP è la base di tutte le versioni di Windows sviluppate fino ad oggi lato consumer.

Com’è fatta una BSOD?

Ma com’è fatta una BSOD? La schermata che per motivi storici conosciamo tutti è quella presente fino a Windows 7.

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Mostrava il motivo per cui tale appariva, con dei dettagli tecnici relativi allo STOP. Si poteva quindi prendere nota per cercare una soluzione.

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In Windows 8 e successivi hanno un po’ rivoluzionato quella tanto odiata schermata, introducendo un design più in linea con lo stile dei nuovi Windows, ma anche nascondendo molte info tecniche che possono sempre tornare utili. Addirittura in Windows 10 Anniversary Update hanno aggiunto un codice QR, decifrabile attraverso uno smartphone o un qualsiasi scanner di codici quick response.

Come risalire alle cause?

Innanzitutto è necessario verificare la frequenza con cui questa appare, ci può stare che Windows una volta ogni morte di papa si impalli e restituisca una schermata blu (d’altronde è Windows, come niente è perfetto). Se però le BSOD compaiono molto più frequentemente, dobbiamo iniziare a preoccuparci, significa è necessario il nostro intervento.

Ci sono diversi strumenti ci permettono di risalire alle cause del problema, personalmente vi consiglio BlueScreenView, un programma disponibile per Windows, sia a 32 che a 64-bit, nelle varianti installer e portable, che permette di avere un resoconto completo dei dump creati da Windows dopo ogni crash. Prima di dargli un’occhiata però, dobbiamo configurare Windows in modo tale da poter generare questi minidump, altrimenti non saremo in grado di usufruire di quel software.

Per fare ciò cerchiamo su start “Impostazioni di sistema avanzate” ed apriamolo, clicchiamo su “Impostazioni” sotto avvio e ripristino, e sotto “Scrivi informazioni di debug” andiamo ad impostare il tipo di dump su “ridotto”. Diamo quindi l’OK, applichiamo le impostazioni e riavviamo la macchina.

Fatto questo quindi Windows è pronto per registrare qualsiasi STOP del sistema sotto forma di minidump. Questi possiamo quindi diagnosticarli una volta installato ed avviato BlueScreenView.

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Questa è la schermata predefinita: in alto abbiamo l’elenco dei minidump leggibili dal programma, in basso tutti i driver e componenti caricati (quelli in rosso sono i file coinvolti durante la BSOD, ed è già un’informazione utile per risalire alla causa). Tornando in alto, accando ad ogni minidump abbiamo: la data del crash, la stringa di bug check (in parole povere il modo con cui Windows identifica il tipo di crash), il codice relativo, e così via. I parametri che ci interessano principalmente sono “Bug Check String” e “Caused by Driver” (quest’ultimo ci permette di capire qual è il file che causa il crash). Nella parte in basso possiamo poi capire di che tipo di file si tratta (in genere quelli di sistema non hanno alcun identificativo), ma ci sono ad esempio alcuni provvisti di nome, descrizione, ecc.)

Cliccando col tasto destro sul minidump possiamo andare a fare una ricerca su Google esattamente di quei due parametri che abbiamo precedentemente preso in considerazione, in modo tale da poter verificare se altri utenti hanno avuto lo stesso problema, e se sono riusciti a trovare una soluzione.

Come risolverle?

Quindi una volta risaliti alle cause, come possiamo risolverle? Oltre alla ricerca della soluzione sul web dobbiamo pure verificare che il nostro sistema sia integro: per questo possiamo usufruire del comando “sfc /scannow” da un prompt dei comandi avviato come amministratore. Quest’utility effettua il controllo dell’integrità dei file di Windows e cerca di ripristinare quelli danneggiati, nel caso in cui ce ne fossero. Un’altra cosa importante da fare è una scansione da parte di un buon antivirus: se cercate un buon antivirus gratuito potete scaricare Avira (uno dei migliori per percentuale di rilevamento se non il migliore, ovviamente di quelli gratuiti), altrimenti potete optare per una soluzione a pagamento, come l’ottimo ESET Smart Security o il Kaspersky Internet Security. Assieme all’antivirus potete affiancare anche Malwarebytes per la ricerca di malware più specifici (va benissimo la versione gratuita) e il SuperAntispyware.

E’ consigliabile fare anche un controllo hardware con tool specifici, ad esempio per le memorie RAM possiamo affidarci all’ottimo Memtest86 che ci permette di verificare esse funzionano correttamente o se possono essere causa di questi crash improvvisi di Windows. Se fate overclock, anche questa potrebbe essere causa di crash se non state attenti. Idem un hard disk con settori danneggiati.

Ci può inoltre venire in aiuto l’avvio di Windows caricando solo i servizi di base, in questo modo qualsiasi software di terze parti non sarà eseguito. Per fare ciò ci basterà scrivere su Start “msconfig”, aprirlo, e sotto Generale scegliere l’avvio diagnostico, dopodichè dare OK e riavviare. Ovviamente se nessuna di queste soluzioni è in grado di risolvere i problemi, l’ultima soluzione da provare è backup (che ricordo andrebbe fatto regolarmente) e formattazione.

Come fare per prevenire le schermate blu?

Ovviamente prevenire è meglio che curare no? Per prevenire le BSOD è consigliabile installare sulla propria macchina software testato e compatibile con la propria versione di Windows (specialmente per quanto concerne il mondo dei driver, perchè sono componenti che vanno ad interagire proprio col kernel di Windows, e quindi è più facile che diano problemi). Attenti ai siti che visitate e cosa scaricate, munitevi di un buon antivirus testato e compatibile (come quei due citati in precedenza), ed evitate l’antivirus integrato di Windows se non siete tanto esperti. Fate gli aggiornamenti di Windows, ma sempre con attenzione (vi consiglio di seguire quest’altra guida per avere un maggior controllo su Windows Update).

Spero che questi consigli vi siano stati utili, se avete domande o non vi è chiaro qualcosa non esitate a contattarmi. Per questa guida è tutto, come sempre vi invito a lasciare un “Mi piace” e un commento sotto, ad iscrivervi al canale YouTube e a seguirmi sulle pagine social. Ciao a tutti!